E’ noto a tutti come la Puglia possa essere considerata culla di Santi. San Giuseppe da Copertino, Sant’Antonio Francesco Fasani, il beato Giacomo di Bitetto, la beata suor Elia di san Clemente, carmelitana scalza, il servo di Dio don Eustachio Montemurro, fondatore di due congregazioni religiose: le suore missionarie del Sacro Costato e i Piccoli Fratelli del SS. Sacramento, don Pasquale Uva, fondatore della Casa divina provvidenza di Bisceglie, santo per eccellenza San Pio da Pietrelcina. Ma ricordiamo anche le cause in corso con Don Tonino Bello e Santa Maria Scorese. A parte questi esempi noti, ci sono però ancora tante figure di uomini e donne morti in concetto di santità ma di cui si sa pochissimo. È il caso di suor Teresa Rella di San Giuseppe: Carmelitana scalza, Suor Teresa ha incarnato nella sua vita il Cuore di Gesù e di Maria in un movimento costante: «Dio Anime!», cioè portare Dio alle anime e le anime a Dio. Con la lettura dei suoi testi, il cui contenuto spirituale è stato approvato dalla Chiesa, si scopre un Dio relazione, che desidera comunicare a noi il suo amore profondo e infinito. Ci si immerge nella prossimità di un Dio persona, sensibile, misericordioso, che dimentica tutto e che si fa compagno di viaggio. Di lei tanto ha studiato e approfondito una professionista pugliese, la dottoressa Rosa Pinto che è in studio con noi oggi per raccontarcela.